Ambra

ORIGINE E MITO
Dalla ferita di un tronco d'albero cola un rivolo di resina, luminoso ai raggi del sole, che col tempo s'indurirà. Se il tempo trascorso sarà tantissimo (milioni e milioni di anni) e permarranno nell'habitat delle piante condizioni particolarmente protettive per la resina originaria, essa si indurirà sempre più e si realizzerà la miracolosa trasformazione nella gemma che tanto ci affascina: l'AMBRA.Gli antichi Greci e Romani, che non potevano immaginare un viaggio così lungo nel tempo per una pietra che già impreziosiva l'aspetto delle nobildonne dell'epoca, oltre a ispirare poeti e scienziati (Omero, Ovidio, Marziale, Plinio il Vecchio), costruirono per essa una fantastica leggenda, ricca di pathos: "Fetonte, figlio prediletto del dio Apollo, ottenne dal padre di condurre da solo per il cielo il suo carro di fuoco; il giovane, per la sua imperizia, provocò danni terribili alla Terra sicché Zeus, infuriato, lo folgorò con una saetta facendone precipitare il corpo senza vita sulle rive del fiume Eridano (Po); lì le dolenti sorelle Eliadi lo piansero a lungo finché, trasformate in pioppi dall'ancora adirato re degli Dei, le loro lacrime si condensarono in lucenti Ambre". è singolare come questo mito indovini l'origine vegetale dell'Ambra e il suo magico legame con il Sole.
I greci infatti chiamavano l'Ambra "electron", ossia prodotto solare. Giova ricordare che gli antichi conoscevano già la proprietà che l'Ambra ha, se strofinata, di attirare piccoli corpi; quando molto più tardi, attraverso gli studi su queste proprietà, si arrivò ad individuare una nuova, importantissima fonte di energia, ad essa fu dato il nome di elettricità in onore all'Ambra che ne aveva consentito la scoperta. L'Ambra è, in conclusione, una mitica pietra da sempre considerata, oltre che gradevole oggetto di ornamento, fonte di protezione anche terapeutica e di una particolare energia positiva.
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