VIORO
AMBRA, SCRIGNO DEL TEMPO
UNA PASSIONE DIVENTATA MESTIERE. ED UNA RACCOLTA STRAORDINARIA DI PEZZI UNICI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO. LE MAGIE DELL'AMBRA RACCONTATE DA SALVATORE GRECO.
Una passione lunga una vita per l'ambra. "E pensi - dice Salvatore Greco - che sono nato come giurista,
ma all'età di 20 anni mi sono dedicato, per pura curiosità, alla scoperta di questa resina per arrivare
a raccogliere questa collezione". Grande è lo stupore di fronte alla collezione di ambre che Salvatore
Greco, patron (oggi con il figlio Marco) di Ambra Greco, ditta produttrice e di distribuzione di ambre,
ha presentato nell'ultima VicenzaOro2, con la mostra "Ambra, scrigno del tempo". In tutto una settantina
di pezzi, provenienti da Asia, Americhe ed Europa, ad illustrare tutto il ciclo di questa prodigiosa resina,
"elektron" per gli antichi, ambra per i moderni dopo la mediazione araba, che ne aveva immediatamente saggiato
le qualità estetiche e commerciali.
LA MOSTRA ha proposto un affascinante itinerario allo scopo di far conoscere le ambre più belle e particolari ma
anche di comprenderne le qualità più nascoste. Per non parlare delle incredibili inclusioni: insetti, fiori, piccoli
rettili e anfibi, tracce fossili perfette ed indelebili di vite lontane, perfettamente conservate all'interno di queste
gocce di sole. Unico, ad esempio, il pezzo che racchiude il primo esemplare al mondo d'insetto blattoideo. Ammirevoli le
ambre color cognac provenienti dalla Cina, l'ambra verde messicana, quella proveniente da Santo Domingo, blu e dorata per
la presenza di metano, l'ambra anch'essa dorata, del Baltico, quella che arriva dalla Sicilia, rossa e rarissima Simetite,
la più preziosa in assoluto.
AMBRA DALL'INTENSO MARRONE-SCURO, la Simetite è un regalo dell'Etna. "Difficilissima da trovare,
- racconta Greco - visto che la raccolta annua non supera i 300 grammi. É un'ambra purissima, la cui ricerca
è lunga e complessa. Le spirali di lava hanno imprigionato nel tempo le resine fossili che l'acqua del fiume
Simeto strappa con pazienza, - continua Greco - e piccoli frammenti vengono depositati a oltre duecento metri
dalla riva, in alto mare. Qui la Simetite si deposita e poi bisogna attendere una mareggiata che restituisca al
sole ciò che in fondo gli appartiene". Una storia raccontata in pillole, ma con tante curiosità, come l'uso
medicinale e magico che molti popoli facevano in passato, riproduzioni di antichi gioielli e qualche cenno all'archeologia.
Un mondo di luce mielata che racconta il tempo della nostra terra.
SOLE E AMBRA
Alla mostra "Ambra: Scrigno del tempo"
pezzi rari e particolari selezionati da Salvatore e Marco Greco.
VIAGGI - Solo a dire ambra si aprono i mille sipari della fantasia e diciamo pure dei millenni.
Molti studiosi affermano che la stessa civiltà dello scambio si sia mossa per le tormentate vie
di questo meraviglioso fossile. Dall'estremo nord fino all'Egitto, l'ambra era moneta sonante
(e sognante). Oggi la Fiera vi offre un viaggio nella storia e nel prezioso, peccato perderlo.
Baltica e non solo "Oggi - spiegano Salvatore e Marco Greco, titolari di Ambra Greco, certamente azienda di
riferimento per l'ambra di qualità e per altre rarità gemmologiche da intenditori - i migliori esemplari vengono
rinvenuti non solo nei tradizionali paesi baltici ma anche nella Repubblica Dominicana, in Libano, in Birmania e
nell'onnipresente Cina". E in Italia? "Esiste la Simetite, rara e particolarissima".
Ah, quelle inclusioni - Questa resina non minerale accompagna l'uomo fin dalla preistoria. Calda e leggera,
possiede ogni sfumatura "ambrata", partendo da un tenero giallo fino all'arancio intenso. Così bella da venire
anche venduta come "buona", usata quindi come farmaco, oggi il suo valore decolla e varia col variare delle
inclusioni: quegli insetti o fiori o piccoli rettili intrappolati nella vischiosità di epoche remote.
"Magiche gocce color del sole", dicono i Greco.
PAGINA PUBBLICITARIA - COLLANA D'AMBRA
LA RARITÀ È IL MIO BUSINESS
Le ambre migliori, le perle più rare e singolari, le pietre Mogok (e basti la parola).
Ambra Greco scova nel mondo raffinatezze al top.
La famiglia Greco nasce con l'ambra. Mica che abbia milioni di anni, ne ha trenta.
Intendiamo: i Greco si votano all'ambra fin dall'inizio, artigiani e poi commercianti
del prodotto, ed esprimono ad alto livello una vocazione che praticano con creatività su
una materia nobile. Diciamo pure: mitica.
Traboccante di significati: (terapeutici, sacrali, magici, geologici), all'ambra basterebbe
la sola sua bellezza per emergere. La famiglia Greco ne comprende ogni piega, ne scopre ogni
valenza più riposta rispettandone sempre la genuinità (trattamenti mai!) È per questo che ambre
migliori, più preziose. L'azienda adatta l'ambra anche a monile, a oggetto raffinato. In questo
modo questa resina fossile diventa un gioiello unico, personale, identitario.
Milano, capitale anche orafa, ha dunque visto crescere un'azienda la cui offerta comprende pezzi eccezionali:
dall'ambra blu domenicana alla siciliana simetite, e la cui expertise si estende ad altri miti:
dalle perle conch e Melo Melo fino al favoloso Mogok. Una forte propensione all'esclusività.
PERLE ROSA
Leggendaria. Conch pearl, una perla naturale delle Antille, ritrova (solo in eccezionali occasioni, è rarissima)
dentro una conchiglia univalve (Strombus Gigas). Giustamente celebre il suo flamage, una luminescenza fiammante
che rese questa perla ricercatissima dall'aristocrazia europea (e mondiale). Fin dall'inizio dell'800,. Le perle
Melo Melo vengono invece dal Vietnam: non coltivabili, magnetiche, contornate da mistero (non hanno nucleo,
possiedono una struttura lamellare).
MOGOK
Ecco Mogok. Il nome quasi inaccessibile cittadina della Birmania i cui abitanti sono ricercatori,
estrattori, pulitori o commercianti. Insomma, vivono di (e sopra) un giacimento unico che produce pietre di straordinaria
qualità (rubini, zaffiri, moonstones, topazi, giade). Praticamente senza eccezioni, tutti esperti di pietre. Ambra Greco
si fornisce qui e porta in occidente un'autentica sciccheria assolutamente al naturale, e cioè senza alcun trattamento,
lavorata oggi come secoli fa.
PAGINA PUBBLICITARIA - COLLANA DI LARIMAR
MAGICO MISTERIOSO IRRIPETIBILE MOGOK
Una valle inaccessibile, una lavorazione quasi immutata da mille anni e un nome leggendario: Mogok.
Agli occidentali l'accesso a Mogok - un villaggio infossato nella vegetazione montana della Birmania -
è praticamente off limits. Solo a qualche operatore privilegiato si concede di partecipare (una volta l'anno)
all'asta pubblica di rubini e altre gemme che, per ordine della giunta militare, vengono puntigliosamente centellinate.
Ma è poca cosa rispetto alle pietre più nobili che - dribblata l'asta - seguono percorsi accidentati ed illeciti prima
di collocarsi sul mercato. Chi conosce questo canale parallelo non fatica a metter le mani sulle pietre migliori.
L'impenetrabilità e la scarsezza alimentano così la leggenda di Mogok.
Per i gemmologi e i gioiellieri più raffinati Mogok è sinonimo di rubino
ma anche zaffiri, spinelli, peridoti, pietre di luna: esemplari considerati, a ragione, eccellenti per il
loro naturale splendore. Naturale perché queste pietre non vengono assolutamente trattate né con
applicazioni termiche, né con altri artifizi, oggi abbastanza usuali. Però occorre avere occhio. I
rubini Mogok sopra il carato e mezzo sono rari, quelli al di sopra dei tre carati sono l'eccezionalità,
oltre i dieci carati non raggiungono la sufficienza. Di zaffiri invece se ne vedono di bellissimi, al di
sopra dei dieci, addirittura dei venti carati. Ma i prezzi sono astronomici. E i topazi? A Mogok ne
estraggono di incredibilmente luminosi, con riflessi rosa. Infine la giada (quella detta "imperiale"
muta dal verde brillante al lavanda, a volte è più cara dello smeraldo di qualità), materia dalla quale
espertissimi artigiani locali ne traggono col bulino gioielli sontuosi).
AMBRA GRECO... Figlia del Sole
Luminosa e calda, particolare nelle venature cromatiche, l'ambra con le sue origini mitiche -
le lacrime delle Eliadi per la morte del fratello Fetente - è gioiello di attualità.
Da oltre 30 anni Ambra Greco è il punto di riferimento per la preziosa resina fossile.
L'ambra: gioiello e fonte di protezione e di energia positiva. Lucentezza e rarità ne hanno fatto nel
tempo ornamento ricercato ed elegante, di grande appeal e valore. Appeal e valore che sono aumentati da
poco in seguito alla scoperta di nuovi giacimenti a Santo Domingo che danno un'ambra di particolare
trasparenza e magico cromatismo. L'ambra affascina ed ugualmente si ama. E fu passione vera quella che
spinse Salvatore Greco, esperto gemmologo, a fondare la sua Ambra Greco. Una passione che, giorno dopo
giorno, ha arricchito la rilevanza commerciale di questa azienda super esperta che opera con due diverse
sedi centrali di taglio, a Milano e Santo Domingo (dove controlla direttamente l'estrazione). Ed infatti,
è proprio ad Ambra Greco che si deve l'introduzione del mercato della particolarissima ambra di recente
reperita nell'isola caraibica. Non va tuttavia taciuto il fatto che l'attività commerciale di Ambra Greco
si spinge anche ad altre tipologie, come quella del Baltico, nota per la sua opacità e per le sue cromie
che vanno dal bianco al giallo-chiaro, o come la simetite, la mitica ambra siciliana dai colori intensissimi:
l'ambra più rara e bella del mondo, a detta dello stesso Greco.
Collane e bracciali barocchi e a sfere lisce, oggettistica, gioielli (anche su richiesta del cliente),
splendide ambre sciolte con inclusioni organiche: oltre a tutto ciò Ambra Greco ha di recente presentato
la collezione di gioielleria "Simboli" d'ispirazione contemporanea, ideata in collaborazione con la designer
vicentina Elena Gastaldon.
L'alta qualità dell'offerta di Ambra Greco è garantita dal fatto che l'azienda ha provveduto a far registrare
il proprio marchio scegliendo decisamente la strada della trasparenza commerciale: bachelite e ingannevoli
sofisticazioni sono off limits. L'azienda propone esclusivamente prodotti naturali, garantiti da specifici
ed esaurienti certificati che accompagnano ogni singolo pezzo.