Un Viaggio attraverso l'Ambra

La collezione Ambra Greco è la raccolta più completa di manufatti e reperti scientifici di questa preziosa materia; nata dall'entusiasmo e della passione di Salvatore Greco, riunisce migliaia di esemplari di cui qui si espone solo un piccolo ma significativo saggio.

La mostra vuole essere, a un tempo, viaggio, itinerario e omaggio:

viaggio, nella storia del nostro pianeta;

itinerario, attraverso le forme che l'uomo ha plasmato nel corso dei secoli;

omaggio, a chi ha saputo raccogliere con amore e dedizione un singolare patrimonio culturale ed ha avuto la premura di mostrarlo a noi.





Sfoglia le pagine e scopri l'Ambra...




L'Ambra

13.000 anni fa, le popolazioni costiere del mar Baltico trovarono sulle loro spiagge strani sassi del color del sole, bellissimi a vedersi e facili da lavorare e lucidare: l'Ambra. Con questa preziosa materia cominciarono a creare ornamenti e amuleti. Ben presto l'Ambra giunse fino ai mercati dei popoli Mediterranei, contribuendo a creare la prima rete europea di scambio commerciale. Dal II millennio a.c., divenne molto apprezzata e richiesta: egizi, fenici, greci, etruschi e romani ne riconobbero l'incredibile fascino, dando alla materia significati simbolici ed apotropaici. Nel I secolo d.c., tempo in cui una statuetta d'Ambra costava più di uno schiavo, Plinio il Vecchio afferma che l'Ambra si forma nelle regioni attorno all'Oceano settentrionale, dalla resina dei pini solidificata per l'azione del gelo o per effetto del mare. A prova di questo, Plinio cita l'odore di resina dell'Ambra, quando viene sfregata o bruciata. Successivamente, numerosi studiosi elaborano nuove teorie sull'origine dell'Ambra, fino a che nel 1758, il naturalista francese Gorge Buffon dimostra definitivamente che l'Ambra è una resina che, inglobata nel terreno, ha subìto un processo di fossilizzazione.

Cos'è l'Ambra

Nel XVIII secolo, venne definitivamente accertato che l'Ambra è una resina fossile. La resina, essudata da alcuni tipi di piante, è un composto insolubile o solo parzialmente solubile in acqua. In origine è molle e appiccicosa grazie alla presenza di olii essenziali che contribuiscono a renderla vischiosa. Se la resina viene sottratta all'azione della luce solare, dell'ossigeno atmosferico e di ogni altro fattore fisico o biologico aerobico, con il passare del tempo perde gli olii essenziali, perchèvolatili. Contemporaneamente, le singole molecole organiche che la compongono (monomeri) tendono ad aggregarsi in lunghe catene (polimeri), trasformandosi in una sostanza più dura e resistente. Si forma così il coppale o copale, una resina subfossile che, col tempo, giungerà a trasformarsi in Ambra.

Perchè le piante producono la resina?

Le piante producono resina principalmente per suturare le ferite dovute ai fulmini o alle tempeste e difendersi dall'attacco di funghi, muffe e parassiti; questo fenomeno si osserva principalmente in climi molto caldi e umidi. La resina viene prodotta da piante molto diverse fra loro. Attualmente ne producono in abbondanza le leguminose del genere Hymenea e le auracarie (conifere).
L'Hymenea courbaril, chiamata "algarrobo" nella Repubblica Dominicana, appartiene allo stesso genere di pianta che ha dato origine all'Ambra dominicana e messicana. Sulle piante attuali ritroviamo gli stessi organismi che si rinvengono nell'Ambra: insetti, ragni, piccole lucertole e gechi.

Le Ambre del Cretacico

A iniziare dal periodo Cretacico (140-65 milioni di anni fa) l'Ambra si forma con maggiore frequenza e in noduli di dimensioni anche notevoli. Negli ultimi decenni i ritrovamenti si sono moltiplicati in molti continenti e lo studio dei resti vegetali e animali inclusi ha permesso di accrescere notevolmente la conoscenza dell'ambiente terrestre all'epoca dei dinosauri. É studiando questi resti che pochi anni fa l'Ambra della Birmania è stata datata al Cretacico inferiore (circa 120 milioni di anni fa), anziché all'Eocene (40 milioni di anni); di recente è ripresa l¹estrazione dell'Ambra birmana, interrotta allo scoppio della II guerra mondiale, resa però difficoltosa dall'ubicazione dei giacimenti in zone montuose ricoperte da dense foreste. Un notevole interesse scientifico rivestono le Ambre dell'Alaska, del Canada e del New Jersey (nel Nordamerica) e le Ambre del Cretacico inferiore in Libano.

Il mito

Sull'origine dell'Ambra fiorirono numerosi miti e leggende. Ovidio racconta che l'Ambra sia stata originata dalle lacrime delle Eliadi, figlie di Elios, che piangevano la morte del fratello Fetonte, fulminato da Zeus per aver messo in pericolo la terra guidando in modo maldestro il carro del Sole.

La via dell'Ambra

Le popolazioni rivierasche del Mar Baltico utilizzarono l'Ambra fin dal Paleolitico superiore, oltre 13.000 anni fa. Esse fecero conoscere questo materiale alle civiltà che fiorivano sulle sponde del mediterraneo, dagli Egizi ai Greci, dagli Etruschi ai Romani. Le popolazioni mediterranee apprezzarono molto questo materiale, ricercatissimo ed estremamente prezioso, al punto che il suo possesso costituiva una sorta di status symbol. Il commercio dell'Ambra, insieme a quello del corallo, contribuì a creare il primo interscambio di merci tra i popoli del nord Europa e quelli mediterranei. Il commercio si svolgeva lungo le cosiddette vie dell'Ambra: dalle sponde del Baltico, risalendo il corso dei grandi fiumi ed oltrepassando le Alpi, giungeva fino in Italia. Più tardi, in età romana, la città di Aquileia divenne il principale centro di lavorazione dell'Ambra.

Usi diversi dell'Ambra

Oltre che in gioielleria, l'Ambra ha conosciuto fin dall'antichità un notevole utilizzo in campo terapeutico, come componente di preparati medicinali per la cura dei capelli, delle ulcere e di altre malattie dello stomaco, della pelle, e così via. Presso i Romani, collane e pendagli in Ambra erano utilizzati per proteggersi dalle malattie della gola; credenza, questa, che si ritrova presso molti popoli nel corso della storia. Ancora oggi, in alcune regioni della Svizzera, si usano collane d'Ambra per proteggere i bambini dal mal di gola. L'utilità dell'Ambra come componente di farmaci ha iniziato a essere messa in dubbio nel XIX secolo dalla medicina moderna; tuttavia ancora oggi si producono pomate, pillole ed altri preparati a base d'Ambra, la cui farmacopea ufficiale non riconosce alcun beneficio. Ancora nel XX secolo si utilizzavano collane d'Ambra da far mordicchiare ai bimbi, per lenire i fastidi provocati dalla prima dentizione. L'oggettistica in Ambra comprende piccole sculture da utilizzarsi come soprammobili, oggetti per uso apotropaico (per difendersi cioè da influenze maligne), materiali per fumatori (bocchini per pipe o sigarette), scacchiere. Nel mondo islamico e in quello buddista, l'Ambra è da sempre molto apprezzata.

Dove si trova l'Ambra

L'Ambra è stata rinvenuta in ogni continente con l'eccezione, fino ad ora, dell'Antartide. A seconda dell'epoca in cui la resina originaria si è formata, l'età dell'Ambra può variare dal Carbonifero (300 milioni di anni fa) al Miocene (7milioni di anni fa). Le resine fossili più recenti sono in genere note con il nome di coppale, che ha proprietà differenti dall'Ambra. E' però quella del Periodo Cretacico (a partire da 140 milioni di anni fa) la più diffusa e ricca di significative inclusioni organiche. Benché l'Ambra sia stata rinvenuta in moltissime località, i giacimenti con un'importanza economica sono pochissimi: quelli dell'area Baltica (soprattutto Polonia, Russia e Lituania) che producono il 95% dell'Ambra commercializzata nel mondo, quelli della Repubblica Dominicana, dello Stato messicano del Chiapas e quelli della Manciuria (Cina nord-orientale).

Ambra Dominicana

L'Ambra proveniente dalla Repubblica di Santo Domingo, commercializzata recentemente nei mercati di tutto il mondo, è resina fossile di una piantleguminosa, una specie estinta simile all'acacia, che si presentava all'origine molto fluida e trasparente. Per questa ragione tutte le Ambre dominicane sono naturalmente trasparenti; oltre a ciò, natura ha voluto che queste Ambre, la cui formazione è iniziata in un'era posta tra i trenta e i quaranta milioni di anni fa (a seconda delle varie miniere), si presentino in una varietà di colori molto ricca e suggestiva: ambre gialle, rosse, arancioni e, molto raramente, blu-viola e verde intenso. Queste caratteristiche ne rendono assai gradevole e variato l'impiego in gioielleria, conferendo agli oggetti prodotti un pregio particolare ed inimitabile.

La mitica Ambra Blu

L'Ambra Blu, che in realtà presenta una gamma di colori abbastanza variegata, è fornita da una sola "miracolosa" miniera di Santo Domingo, dalla quale vengono estratte Ambre in decine di sfumature pregevoli che vanno dall'azzurro al viola, fino al verde acqua o al profondo blu.

Ambra Baltica

L'Ambra che i nostri avi conoscevano e che tuttora è molto presente nel mercato della gioielleria è quella che si rinviene in quasi tutti i Paesi bagnati dal Mar Baltico, specialmente in Polonia, Lituania e nel grande giacimento di Kaliningrad (Russia). Quest'Ambra, che ha un'età di circa quaranta milioni d'anni, è la resina fossile di grandi conifere: essa, essendo all'origine assai densa e ricca di bollicine d'aria, si presenta quasi sempre opaca e con colori che vanno dal bianco al giallo chiaro; raramente s'incontra il colore arancione.

Simetite

Tutti i pescatori di quel tratto di costa siciliana che, partendo dalle foci del fiume Simeto si spinge per centinaia di chilometri sino ai paesi rivieraschi del Ragusano, conoscono i piccoli pezzetti di Ambra dallo scuro colore rosso che, dopo un giorno di forte burrasca, è possibile trovare tra le alghe sbattute sulla spiaggia. Il giacimento d'origine di quest'Ambra non s'è mai scoperto, ma si ritiene che sia certamente coperto da vari e altissimi strati di lava, eruttata dal vicino Etna; nonostante le numerose supposizioni, quindi, il mistero rimane! La Simetite, con i suoi colori unici ed intensissimi, è considerata l'Ambra più bella del mondo; un'Ambra che ha alimentato in Sicilia, per migliaia d'anni, un fiorente artigianato locale.

Ambra Messicana

Il Messico meridionale rappresenta un'altra regionei n cui l'Ambra era conosciuta fin dai tempi antichi. Nel passato, infatti, l'Ambra Messicana veniva indossata dagli Aztechi e venne menzionata, per la prima volta, in alcuni scritti di missionari recatisi in visita in quelle terre, prima della conquista spagnola. I giacimenti sono localizzati nella parte più meridionale del Messico, nella regione del Chiapas vicino al Guatemala, dove è possibile rinvenire della resina fossile risalente a circa 22-26 milioni di anni fa. Grazie all'attenta analisi delle faune e delle flore fossili presenti nelle Ambre Domicane e Messicane, è stato possibile effettuare la ricostruzione paleoambientale delle antiche foreste pluviali tropicali; da questi studi è risultato che tali Ambre risalgono all'era Terziaria, che è successiva all'estinzione dei Dinosauri.

Ambra Birmana

Dalle lontane foreste subtropicali che lambiscono i contrafforti orientali dell'Hymalaya, alcuni tenaci Sherpa ci hanno portato un'Ambra antichissima che risale al Cretacico Inferiore, come quella libanese ma ancora più vecchia; si tratta infatti di un'età di circa 135/140 milioni di anni. In questo luogo remoto si giunge, a dorso d'elefante, dopo un'estenuante marcia di giorni e giorni nella giungla; è forse anche per questo che, nei mercati internazionali, ne circola pochissima. Fortunatamente, tuttavia, ve n'è abbastanza per consegnare all'uomo emozionanti testimonianze di forme di vita esistite in un'epoca lontanissima; come, ad esempio, una piuma lasciata da un uccello posatosi su un tronco intriso di resina... QUALCHE TEMPO FA!

Ambra Cinese

Nella località di Lyaioning (distretto di Fushun in Manciuria), vicino ad una vecchia miniera di carbone, qualche centinaio di anni fa è stata trovata una piccola vena d'Ambra. Solo da qualche decennio, tuttavia, questa resina fossile è stata studiata ed esaminata scientificamente. Si è così accertato che si è originata nel Paleocene (60/70 milioni di anni fa) ma, adesso, la miniera è pressoché esaurita.

Ambra Libanese

L'origine dell'Ambra Libanese affonda nella notte dei tempi; si parla del Cretacico Inferiore (sino a 135 milioni di anni fa) e, per gli scienziati, studiare questa materia è motivo di grande interesse. Si trova in modeste quantità nella valle del BEKAA e, per le sue caratteristiche estetiche, non si presta all'utilizzo in gioielleria.